"La presa in carico del paziente con SLA: corso teorico-pratico ( DCA 51/2015)". Dall'evento formativo utili indicazioni per la gestione integrata e multidisciplinare della malattia.
Si è tenuto recentemente, presso NEXT, Ex tabacchificio di Cafasso (Capaccio-Paestum), il corso "La presa in carico del paziente con SLA: corso teorico-pratico ( DCA 51/2015)".
Vi hanno partecipato i componenti del team multidisciplinare coinvolti nella presa in carico e nella gestione del paziente in ospedale e a domicilio: specialisti delle discipline mediche, professionisti sanitari (infermieri, fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti), psicologi e sociologi.
L'evento formativo è stato organizzato dal team riabilitativo del PO di Polla (UOSD Recupero e Riabilitazione) di cui responsabile la dott.ssa Adele Paolino Referente SLA ASL Salerno al fine di consolidare le indicazioni del DCA 51/2015 Regione Campania.
Dal corso è emerso che la sfida di chi, quotidianamente, si occupa di persone affette da SLA, non è solo quella di avere a disposizione una terapia in grado di modificare la storia naturale di malattia, ma soprattutto quella della loro presa in carico, della gestione della disabilità ingravescente, inesorabile e spesso rapida, che non consente di attuare meccanismi di adattamento, dei sintomi invalidanti (spasticità, scialorrea, disfagia, dispnea, stipsi ecc) e quindi della sofferenza fisica e psichica che ne deriva, dell'accompagnamento a scelte di misure invasive per la sopravvivenza, come la tracheostomia e la ventilazione meccanica.
Un quadro clinico e assistenziale così complesso non può essere affrontato se non nell’ottica della multidisciplinarietà e nella programmazione degli interventi come da PAI. Solo la collaborazione di più figure professionali rende possibile una presa in carico efficace ed efficiente di una malattia devastante come la SLA, avendo come obiettivo primario la salvaguardia della dignità della persona.
